Arte e cultura
La storia
Il centro storico di Giove guarda al Tevere dalla sommità di una collina. La storia antica del borgo continua a essere raccontata da vicoli, archi e edifici racchiusi nel centro storico e, soprattutto, dal maestoso palazzo Ducale, il “castello”, che ricorda i fasti delle signorie.
IL NOME
Sulle origini del nome Giove non esiste ad oggi alcuna notizia certa. Due sono le ipotesi avanzate: la prima farebbe riferimento al periodo pre-romano ed alla presenza di un tempio dedicato proprio al dio Giove, padre degli dei. L’altra ipotesi invece, prende l’avvio dall’antico nome di Giove, “Juvo” o “Jugo” come testimoniato dalle carte medievali rinvenute, facendolo risalire al termine latino “Jugum” cioè “passaggio obbligato”, “Vetta entro due valli”, che corrisponde perfettamente con le caratteristiche topografiche del paesaggio. .
Sulle origini del nome Giove non esiste ad oggi alcuna notizia certa. Due sono le ipotesi avanzate: la prima farebbe riferimento al periodo pre-romano ed alla presenza di un tempio dedicato proprio al dio Giove, padre degli dei. L’altra ipotesi invece, prende l’avvio dall’antico nome di Giove, “Juvo” o “Jugo” come testimoniato dalle carte medievali rinvenute, facendolo risalire al termine latino “Jugum” cioè “passaggio obbligato”, “Vetta entro due valli”, che corrisponde perfettamente con le caratteristiche topografiche del paesaggio. .
LA STORIA
In epoca romana, a partire dal I sec. a. C, sorgono nel territorio di Giove numerose ville e insediamenti rustici, testimoniati dal ritrovamento di resti di edifici e di monete. Tali ritrovamenti hanno interessato soprattutto la zona in prossimità del fiume Tevere che, in quanto navigabile, era senza dubbio il luogo privilegiato di commerci e di scambi con Roma e con il Mediterraneo. Le prime notizie sul castello di Giove si hanno in documenti datati 1191 e riguardanti una permuta di beni tra Offreduccio di Buonoconte di Alviano e Berardo di Pietro, signore di Giove, nel quale veniva citato con il nome di castello di Juvo e descritto come un agglomerato ben fortificato a protezione della valle del Tevere. Durante il medioevo il Castello di Giove entrò nella contesa fra Guelfi e Ghibellini: nel 1220 fu occupata e resa tributaria dalla ghibellina Todi, ma solo tre anni dopo si sottomise alla guelfa Orvieto. Tutto il Trecento sarà caratterizzato dall’alternata occupazione del castello da parte del Papato, di Todi e di Orvieto, passando per una breve dominazione degli Anguillara, di Egidio Albornoz, dell’Ospedale di S. Spirito e della Compagnia dei Capitani di Ventura detta “del Cappelletto”. Il 7 gennaio 1514 Galeazzo Farnese diviene signore del feudo di Giove e, nel 1557, il figlio Pier Bertoldo II concederà lo Statuto. Il 14 giugno 1597 Mario Farnese di Latera vende il Castello e le terre circostanti a Ciriaco e Asdrubale Mattei per 65.000 scudi. Nel 1638 Girolamo Mattei, figlio di Asdrubale, con una Bolla di papa Urbano VIII fu nominato primo Duca di Giove. Il ducato dei Mattei durerà fino al 1800 quando al duca Filippo Mattei succederà il nipote Carlo Ludovico Canonici Mattei. Nel corso del 1900 il Castello passa dalla famiglia Ricciardi, ai Conti de Robilant fino ai Duchi d’Acquarone, che lo venderanno, nel 1985, al regista americano Charles Robert Band. Dal 2009 il Castello è stato messo all’asta e non ha ancora trovato un acquirente.
In epoca romana, a partire dal I sec. a. C, sorgono nel territorio di Giove numerose ville e insediamenti rustici, testimoniati dal ritrovamento di resti di edifici e di monete. Tali ritrovamenti hanno interessato soprattutto la zona in prossimità del fiume Tevere che, in quanto navigabile, era senza dubbio il luogo privilegiato di commerci e di scambi con Roma e con il Mediterraneo. Le prime notizie sul castello di Giove si hanno in documenti datati 1191 e riguardanti una permuta di beni tra Offreduccio di Buonoconte di Alviano e Berardo di Pietro, signore di Giove, nel quale veniva citato con il nome di castello di Juvo e descritto come un agglomerato ben fortificato a protezione della valle del Tevere. Durante il medioevo il Castello di Giove entrò nella contesa fra Guelfi e Ghibellini: nel 1220 fu occupata e resa tributaria dalla ghibellina Todi, ma solo tre anni dopo si sottomise alla guelfa Orvieto. Tutto il Trecento sarà caratterizzato dall’alternata occupazione del castello da parte del Papato, di Todi e di Orvieto, passando per una breve dominazione degli Anguillara, di Egidio Albornoz, dell’Ospedale di S. Spirito e della Compagnia dei Capitani di Ventura detta “del Cappelletto”. Il 7 gennaio 1514 Galeazzo Farnese diviene signore del feudo di Giove e, nel 1557, il figlio Pier Bertoldo II concederà lo Statuto. Il 14 giugno 1597 Mario Farnese di Latera vende il Castello e le terre circostanti a Ciriaco e Asdrubale Mattei per 65.000 scudi. Nel 1638 Girolamo Mattei, figlio di Asdrubale, con una Bolla di papa Urbano VIII fu nominato primo Duca di Giove. Il ducato dei Mattei durerà fino al 1800 quando al duca Filippo Mattei succederà il nipote Carlo Ludovico Canonici Mattei. Nel corso del 1900 il Castello passa dalla famiglia Ricciardi, ai Conti de Robilant fino ai Duchi d’Acquarone, che lo venderanno, nel 1985, al regista americano Charles Robert Band. Dal 2009 il Castello è stato messo all’asta e non ha ancora trovato un acquirente.
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19 Luglio 2016
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